mercoledì 14 settembre 2016

Meglio un chirurgo onesto o uno competente ?


Sento spesso affermare che è sbagliato, nello scegliere un politico a cui affidare incarichi di governo, anteporre l’importanza dell’onestà rispetto a qualsiasi altra caratteristica. Se ti devi far operare, preferisci un chirurgo onesto ma incompetente, o uno di dubbia reputazione morale ma che sa fare il suo mestiere ?

Il tema è però un po’ più complesso di come appare a prima vista. Vediamo ad esempio come si esprime, su un argomento simile, Warren Buffett:

“Somebody once said that in looking for people to hire, you look for three qualities: integrity, intelligence, and energy. And if you don’t have the first, the other two will kill you. You think about it; it’s true. If you hire somebody without integrity, you really want them to be dumb and lazy”.

E’ chiaro che la competenza è importantissima. Ma nel caso di un personaggio politico con incarichi di governo il punto non è tanto possederla in proprio, ma (da un lato) avere le finalità giuste e (dall’altro) saper riconoscere le qualità di chi dovrà poi attivarsi per conseguirle (le finalità stesse).

Mentre una persona mossa dalle finalità sbagliate è in grado di produrre danni molto maggiori appunto in quanto è dotato di “intelligence and energy”. A fine 2011 in Italia si è insediato un governo che – fu detto ai tempi – raggruppava le migliori competenze tecniche possibili. Ammesso che fosse vero (e se ne può discutere) visti i risultati sarebbe stato di gran lunga preferibile un gruppo di ministri “dumb and lazy”…

O, se vogliamo rimanere sulla metafora del chirurgo, posso sperare che uno incompetente ma onesto, appunto in quanto onesto, capisca che non è in grado di effettuare l’intervento, e quindi cerchi, e sperabilmente trovi, qualcun altro a cui affidarlo. Non è a priori la situazione migliore, certo. Ma è di gran lunga meglio rispetto a essere nelle mani di un chirurgo competentissimo, che però è lì per farmi del male…


3 commenti:

  1. Commenta Lorenzo Zanellato: "Anche i medici pazzi di Auschwitz erano probabilmente competenti"...

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    1. Secondo me bisogna essere onesti e competenti . punto. Se manca uno di questi due requisiti....l'andazzo in un modo o nell'altro fa acqua (a volte sporca molto sporca ) .

      Detto questo ...una riflessione:

      ---->>> I politici della cosiddetta "prima reppublica " erano tutt'altro dei campioni di onestà: ma erano competenti..avevano spessore culturale,politico,tecnico...erano dotati di una sorta di corazza che gli rendeva idoneii ad essere "statisti"...e veniva loro riconosciuto sto valore perché effettivamente lo erano: Craxi, Berlinguer,Andreotti,Almirante , Cossiga, De Mita etc etc (nomi che mi vengono in mente a caso...)

      Questi signori qua non erano delle damigelle linde e innocenti...quel ceto politico però al netto del solito conosciuto andazzo italico per un verso ..per un altro verso adoperava la propria competenza (notevole ) anche per il bene dell'Italia...---->> si rubava a man bassa ..è vero. Ma rubavano sul profitto ...su questioni fondamentali , strutturali del sistema si davano comunque da fare in positivo nell'interesse dell'Italia ..fuori e dentro l'Italia.

      ---->> La generazione di politici attuale o genericamente della seconda reppubblica...son di un altra specie: Disonesti & Incompetenti. Tranne qualche rara eccezione ..al netto di un certo denominatore comune con quelli precedenti --->> certa disonestà....sono anche di livello di gran lunga inferiore ai primi...culturalmente e tecnicamente scadenti : non ce ne è uno e dico uno che abbia il livello classicamente richiesto per essere definiti : STATISTI.----->> e aimè sti qua rubano quanto i primi...con la differenza che i primi rubavano sui profitti questi rubano sulle perdite...e a livello internazionale non hanno neanche la ben minima capacità di difendere l'Italia e tenerne alto il prestigio (cosa che i precedenti ..pur ladri..comunque facevano ..e anche bene ..qualcuno anche eroicamente: vedasi il non certamente "santo" Craxi...infatti pagò caro l'aver difeso l'onore e l'orgoglio italiano in controversie internazionali: vedasi Sigonella e altro...ma anche la cocciuta controcorrente ostinazione a prendere una posizione anti Mastrich e anti Euro per il bene dell'Italia (in questo lo accomuno a Margareth Thatcher...infatti entrambi in modi differenti furono liquidati )

      Son tentato di dire quasi quasi...che tra l'essere onesti e poco competenti e l'essere disonesti(disonestà parziale ovviamente..vedasi i politici della prima repubblica prima menzionati ..disonesti ma con dei valori di fondo sani ..) e competenti.. meglio questi ultimi.


      Il M5s sbandiera l'onestà ..ad ogni piè sospinto: Roma docet. (e non dico altro )

      Sto cercando di immaginare passatemi il termine poco elegante...sti letteralmente "cazzari" al governo ...a gestire: l'economia,le relazioni internazionali,i servizi segreti, il ministero degli interni...etc etc--------->> e mi vien l'angoscia.

      già...l'onestà....;-)

      Saluti
      Shardan

      Craxi (entra nel paradigma dei non onesti ):

      https://www.youtube.com/watch?v=0p078rg_K1I

      Andreotti (entra nel paradgma dei lestofanti )

      fece di tutto per impedire la separazione Banca d'Italia /Tesoro...o meglio qualche anno dopo ..visti i risultati disastrosi tento di metterci rimedio..poi cedette per fortissime pressioni estere (a lui impossibili da superare )

      sti "disonesti" erano competenti.(i politici attuali "disonesti" non son capaci a far azioni del genere...e i cosiddetti "onesti" ma non competenti (M5s ??? )...sono un incubo.



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    2. Riguardo al M5S, quello che IMHO va (MOLTO) rapidamente sistemato è che si dotino di una rete di "tecnici d'area" da cui attingere per formare le future strutture di governo. Andava fatto prima. Ma se si vuole si può, e anche rapidamente. Va anche detto che a Roma le persone professionalmente plausibili le avevano trovate (es. Minenna, Raineri, Solidoro). Il problema è nato da un conflitto politico interno, tra vecchia struttura e nuovi inserimenti, che la Raggi a quanto pare non è riuscita a gestire. Senza volerlo minimizzare, e precisato che è fondamentale rimediare bene e presto, in ultima analisi chiavi di tutto sono il contesto nonché le capacità di leadership di chi ricopre le cariche politiche. A Torino le cose sembrano procedere bene.

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