lunedì 6 novembre 2017

Il PD e le ingenuità su Renzi


Si stanno delineando risultati ampiamente negativi – come nelle previsioni, del resto – per il PD, sia nelle elezioni regionali siciliane che nelle “municipali” di Ostia.

In queste ore, i commenti di politici, elettori, attivisti, simpatizzanti di area PD sono in larga misura improntati a un leitmotiv – espresso in forme più o meno velate o esplicite o sanguigne, a seconda dei casi: il problema è Renzi, bisogna cambiare lui per “invertire la tendenza”.

Alcuni, elaborando sul tema, sintetizzano il tutto affermando che “Renzi ha fatto politiche che cercavano di sottrarre consensi al centrodestra, ma così facendo invece l’ha fatto crescere”.

Questi commenti riflettono un considerevole grado di scollamento dalla realtà.

Il declino elettorale del PD è dovuto a due fattori principali: la pessima situazione economica e la discutibilissima gestione della crisi migratoria.

Invertire la tendenza significa staccarsi dai vincoli dell’Eurosistema (nel primo caso) e adottare politiche decisamente meno orientate all’accoglienza a tutti i costi (nel secondo).

Ora, Renzi può risultare poco simpatico e naturalmente si può criticarlo. Ma le proposte alternative in sede PD, che darebbero luogo a un cambiamento netto di tendenza, dove sono, e chi le promuoverebbe ?

Altrimenti detto: sia sugli eurovincoli che sulla crisi migratoria, qualsiasi leader alternativo a Renzi (a meno che non emerga un nome totalmente nuovo, di cui non si percepisce la minima traccia) porterebbe il PD dove ?

Su un percorso di ancora maggiore acquiescenza a Bruxelles per quanto attiene all’economia, e di ancora maggiore apertura a politiche migratorie percepite, da vastissimi segmenti della popolazione italiana, come estremamente pericolose e mal gestite.

Sugli eurovincoli economici, in particolare, Renzi ha fatto decisamente troppo poco – molte dichiarazioni e pochi fatti – ma quel poco è andato quantomeno in una direzione meno sbagliata rispetto a quanto si sente affermare dai vari Franceschini, Orlando, Martina eccetera.

Il PD è in caduta verticale di consensi perché le sue politiche sono state, in questi anni, antisociali e deleterie per il tessuto economico-sociale italiano. Ma l’origine di tutto questo non è stato Renzi in particolare, ma il PD nel suo complesso.

E non erano politiche in grado di “prendere consensi a centrodestra”. L’elettorato, di qualsiasi colorazione, non potevano che alienarlo. La finalità, del resto, non era prendere consensi in Italia, ma perderne il meno possibile compatibilmente con l’esigenza di obbedire a ordini di provenienza esterna.

Presentarsi alle prossime elezioni politiche con un leader diverso da Renzi significa non comprendere, o rifiutarsi di ammettere, quali profonde cause di disagio il PD abbia alimentato nella popolazione italiana, in questi ultimi cinque anni (anzi sei, va considerato anche l’anno di governo Monti).

Sostituire Renzi significa semplicemente sperare di incontrare un “affabulatore” di masse migliore di lui (difficile) o magari confidare che Renzi faccia da parafulmine e da catalizzatore di un sentimento di profonda insoddisfazione che è in realtà legato non alla persona, ma alle scelte politiche del suo partito.

Dubito che funzioni.

Ma non scommetterei neanche un centesimo sulla capacità del PD di identificare le cause del declino elettorale, né tantomeno di intervenire modificando non la facciata con cui si presenta alla cittadinanza italiana, bensì la sostanza della sua proposta politica.


10 commenti:

  1. Che il pd sia la longa manus di finanza anglo-franco-tedesca, Soros e compagnia bella è oramai chiaro. Evidentemente non lo è abbastanza a chi ancora perde tempo ad ascoltare le loro inutili chiacchiere. Quel che può preoccupare è che il 5S ne diventi il successore dato che sono quasi indistinguibili nei programmi. Purtroppo molti ancora si fanno incantare da questi ultimi, pare.

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    1. Indistinguibili non direi, sono eurocritici in politica economica come il PD non è. Il problema che sicuramente vedo (al di là di illazioni o dubbi sulla sincerità delle intenzioni) è che la loro natura "destrutturata" lascia aperto il problema (non marginale...) di come e con quali persone vogliano sbloccare la situazione, nel caso in cui arrivino a governare.

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    2. Dovevo specificare che è il vertice che convince poco. Nella base ci sono molte brave persone niente da dire. Su tutti Fabio Conditi con il quale lei collabora e divulga.

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    3. Certamente: Fabio fa un grandissimo lavoro.

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  2. Andrea Alquati: Renzi al contrario fece arrivare il Pd al 40% dando l'illusione di una netta inversione di tendenza con le politiche restrittive. Peccato che appunto erano solo chiacchiere.

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    1. Con gli 80 euro, dati con una mano e ripresi con l'altra. Ma un'altra volta non funziona...

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  3. Meglio che vada la Destra al potere....fanno schifo pure quelli...ma ci son molto più margini sia per contrapporsi all'UE sia per quanto riguarda il discorso dei CCF (secondo me li hanno assimilati...e sono in grado di " poterne " accettare l'applicazione...in TUTTA la destra da Forza Italia a Fratelli d'Italia..alla Lega di Salvini..). Se questa probabile Destra al potere accetta e introduce i CCF -- le personalità politiche per poterlo fare ci sono all'interno di questa parte politica ---...si può respirare e poi iniziare a fare i conti con l'UE (in tutti i sensi...uscire, restarci, chiedere condizioni per restarci, modifiche..) ..

    Non è che mi fidi molto della Destra...ma non mi fido quasi nulla del M5s..salvo sorprese (ma non sono affidabili..mi sento male all'idea che gestiscano un Paese complesso come il nostro...meglio la Destra )

    saluti

    Shardan

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    1. Il dato da tenere a mente è che tutti gli schieramenti politici di un qualche rilievo sono ormai aperti a schemi di Moneta Fiscale, CCF, Minibot o varianti sul tema - salvo il PD. Che non rappresenta ormai se non il 25% dell'elettorato... forse (probabilmente) meno.

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  4. Marco caro e stimatissimo,come sempre hai centrato il problema nella sua tragicità.Se non si esce da euro nessun politico o partito potrà attuare un piano vero di rilancio dell'economia reale italiana e alla lunga avranno il passo solo affabulatori che ci rimetteranno la faccia e intanto impoveriranno e schiavizzeranno Italia sempre di più. tanto piu grave e osceno per la sinistra che invece di adempiere il suo ruolo in aiuto di famiglie e lavoratori ha affossato di più proprio questi sacrificandoli al dio euro e terminando di distruggere il frutto di un secolo di lotte sociali. Ti abbraccio. Marco deeplyfree

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