martedì 26 luglio 2016

Sardex


Sardex è l’esempio di maggior successo, in Italia, di un “circuito di compensazione multilaterale” che funziona, all’atto pratico, come una moneta parallela. Nata in Sardegna, ha “figliato” una serie di società collegate che operano nelle rispettive zone di esclusiva territoriale (Piemex in Piemonte, Linx in Lombardia, Tibex nel Lazio e altre ancora).



Sono in corso di definizione progetti, e in alcuni casi anche sperimentazioni, per sviluppare l’adozione di queste “monete” parallele regionali anche da parte di enti pubblici territoriali, quali il Comune di Roma o la Regione Lombardia.



Il Sardex è differente dai CCF in quanto non è utilizzabile per ridurre pagamenti di tasse o comunque impegni finanziari nei confronti della pubblica amministrazione (anche se non è da escludere che forme di “utilizzabilità fiscale” possano svilupparsi in futuro).



Su sollecitazione di Stefano Sylos Labini, qui di seguito trovate alcune indicazioni molto sintetiche in merito ai meccanismi di funzionamento del Sardex, quantomeno nei limiti in cui li ho capiti io. Se qualche esponente del sistema Sardex mi legge, potrà correggere e/o integrare.



D1. Come vengono assegnati i Sardex ? vale a dire, quando un’azienda aderisce al circuito ottiene crediti Sardex ?

R1. Sì, l’azienda che aderisce al circuito ottiene un affidamento, quindi un ammontare di crediti, che consente di pagare beni e servizi in Sardex (beni e servizi messi in vendita da altre aziende aderenti al circuito). Condizione perché l’affidamento resti in essere è essere adempienti all’impegno di accettare Sardex in contropartita delle PROPRIE cessioni di beni e servizi, nonché la capacità, tendenzialmente, di bilanciare nel tempo acquisti e cessioni.



D2. Il credito Sardex non è convertibile in euro, quindi che cosa gli dà valore ? Che cosa ci si può comprare ?

R2. Come detto sopra, si possono acquistare beni e servizi offerti dagli altri aderenti al circuito, che si impegnano ad accettare indifferentemente euro o Sardex, in rapporto 1:1.



D3. Dato che possono essere usati Sardex per acquistare beni o servizi senza utilizzare euro, questi ultimi si “liberano” e possono essere destinati ad altri impieghi, giusto ?

R3. Sì, anzi in effetti possono essere effettuati acquisti di beni o servizi senza possedere, o comunque senza utilizzare, neanche un euro, purché si abbia la possibilità di offrire PROPRI beni / servizi agli altri aderenti al circuito – che sono impegnati ad accettarli. Ad esempio: un ristoratore deve rinnovare gli arredi del suo locale. Entra nel circuito e viene affidato per 1.000 Sardex. Con quelli, paga il fornitore degli arredi. Il fornitore può utilizzare i Sardex per pranzare o cenare nel locale a cui ha fornito gli arredi: o, molto più probabilmente, spenderà i Sardex con altri aderenti al circuito. Alla fine, qualcuno utilizzerà i 1.000 Sardex presso il locale che ha avviato la catena di transazioni. Tutta questa catena si sviluppa senza muovere euro, alla sola condizione di avere un gruppo di soggetti che hanno capacità di produrre beni o servizi di reciproca utilità.

10 commenti:

  1. Io son di Cagliari...e so che sti sardex stanno funzionando .Però sono totalmente a digiuno del loro meccanismo.
    Faccio una domanda:
    Se ci si impegna nel "circuito" a pagare in sardex...ed uno non onora i suoi impegni (cioè non paga un debito )...dal punto di vista legale che succede?? (i sardex non hanno valore legale perché è denaro non riconosciuto dallo Stato ...in che modo uno può rivalersi via tribunale ? )

    scusi la domanda ingenua...ma son proprio a digiuno del meccanismo/sardex...o aderendo ci son degli impegni scritti e firmati che danno valore legale ?

    Shardan

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    1. Si sottoscrive un contratto, quindi un'azione legale nei confronti dell'inadempiente e' senz'altro possibile. Comunque se c'è un ampio numero di aderenti al circuito, l'inadempimento del singolo fa poco danno perché si troverà facilmente qualcun altro con cui utilizzare il Sardex.

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    2. ma si pagano le tasse?

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    3. No, le tasse si pagano in euro. In futuro chissà: sarebbe una mossa eccellente, da parte della pubblica amministrazione, entrare nel circuito e rendere i Sardex utilizzabili anche a fini fiscali - trasformarli in CCF, in altri termini.

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    4. ma i ccf sono emessi dallo stato non da un privato

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    5. Ma nulla vieta di mettere in atto un accordo pubblico-privato.

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    6. ma in tal caso diventerebbe una fotocopia di sistemi che esistono già quindi dove sta il vantaggio visto che il motivo per cui lo avete proposto è appunto sottrarsi alla forzatura deflazionistica

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    7. Che già esistono ? Purtroppo no, l'emissione di crediti fiscali per reflazionare l'economia la stiamo proponendo noi (con i CCF) ma ancora non c'è, magari...

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